Sicurezza: aumento record dei furti in abitazione, sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni (più 127%)
Un recente studio Censis, reso pubblico pochi giorni fa, certifica che in Italia in media viene svaligiata una casa ogni due minuti. Asti, Pavia e Torino le province più colpite. il Fenomeno in forte crescita a Milano (+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%) e Bologna (+104%)
Sono 689 al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti. È questo il bilancio allarmante del numero di furti in abitazione commessi nell’ultimo anno. Questa tipologia di reato ha registrato un aumento record. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. È un aumento molto più accentuato rispetto all’andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%).
La zona d’Italia più colpita è il Nord-Ovest, dove nell’ultimo anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151% nel decennio. Oltre il 20% dei furti denunciati è avvenuto in tre province: Milano (19.214 reati), Torino (16.207) e Roma (15.779).
Considerando il numero di reati rispetto alla popolazione residente, in cima alla graduatoria delle province italiane più bersagliate si trovano Asti (9,2 furti in abitazione ogni mille abitanti), Pavia (7,1 ogni mille), Torino (7,1 ogni mille) e Ravenna (7,0 ogni mille). E le province in cui i furti in casa sono aumentati di più nell’ultimo decennio sono Forlì-Cesena (al primo posto, +312,9%), Mantova (+251,3%), Udine (+250,0%), Terni (+243,7%) e Bergamo (+234,3%). Tra le grandi città, gli aumenti maggiori si registrano a Milano (+229,2% nel periodo 2004-2013), Firenze (+177,3%), Torino (+172,6%), Padova (+143,3%), Palermo (+128,4%), Venezia (+120,9%), Roma (+120,6%), Bologna (+104,5%) e Verona (+103,4%).
Cresce anche l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti di questo reato. Nel 2013 sono state denunciate a piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004), di cui 1.366 minori (il 9% del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3% del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto con scasso sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9% rispetto al 2007.
I ladri scelgono sempre di più le abitazioni private perché oggi negozi, banche, uffici postali e strade commerciali sono maggiormente dotati di sistemi di sicurezza, come le telecamere, in grado di scoraggiare chi vuole commettere il reato o di individuarne il responsabile. E anche perché si è certi di trovare nelle case un bottino da portare via, soprattutto in una stagione di crisi e di forte incertezza riguardo al futuro, in cui gli italiani hanno ridotto i consumi e hanno preferito tenere i propri risparmi «sotto il materasso».
I dati testimoniano una presenza consistente di stranieri sulla scena del crimine. Nell’ultimo anno tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112: +31,4% solo nell’ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493).
Si svaligia sempre e comunque: di notte e di giorno, da soli o organizzati in bande, spesso sfidando gli ignari inquilini mentre si trovano in casa. Parallelamente all’aumento dei furti, infatti, a disturbare i sonni tranquilli degli italiani è la crescita di un altro reato ancora più allarmante: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno.
A differenza dei furti in abitazione, le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1% del totale). Nella graduatoria provinciale in base all’incidenza di questo reato rispetto alla popolazione residente, al primo posto si trova Trapani (14,4 rapine in abitazione ogni 100.000 abitanti), seguito da Asti (14,1 ogni 100.000) e Palermo (13,8 ogni 100.000).
E l’aumento dei reati che turbano la quiete domestica porta a un aumento delle preoccupazioni della gente comune. Le famiglie che percepiscono il rischio di criminalità nella zona in cui vivono sono passate dal 27,1% del totale nel 2010 al 30% nel 2014.
In effetti, siamo al 6° posto in Europa per numero di furti e rapine in abitazione: 4 ogni mille abitanti rispetto alla media europea di 2,9 (i dati di comparazione internazionale sono riferiti all’anno 2012). Più insicuri dell’Italia sono solo Grecia (7,9 reati ogni mille abitanti), Danimarca (7,8), Belgio (7,2), Paesi Bassi (6,7) e Irlanda (6,1). Ultimi in classifica (cioè i Paesi più sicuri) sono Romania (0,8) e Slovacchia (0,3).
http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121004
Furti nelle case, aumento record ne viene svaligiata una ogni 2 minuti
NewsSicurezza: aumento record dei furti in abitazione, sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni (più 127%)
Un recente studio Censis, reso pubblico pochi giorni fa, certifica che in Italia in media viene svaligiata una casa ogni due minuti. Asti, Pavia e Torino le province più colpite. il Fenomeno in forte crescita a Milano (+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%) e Bologna (+104%)
Sono 689 al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti. È questo il bilancio allarmante del numero di furti in abitazione commessi nell’ultimo anno. Questa tipologia di reato ha registrato un aumento record. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. È un aumento molto più accentuato rispetto all’andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%).
La zona d’Italia più colpita è il Nord-Ovest, dove nell’ultimo anno i furti in abitazione sono stati 92.100, aumentati del 151% nel decennio. Oltre il 20% dei furti denunciati è avvenuto in tre province: Milano (19.214 reati), Torino (16.207) e Roma (15.779).
Considerando il numero di reati rispetto alla popolazione residente, in cima alla graduatoria delle province italiane più bersagliate si trovano Asti (9,2 furti in abitazione ogni mille abitanti), Pavia (7,1 ogni mille), Torino (7,1 ogni mille) e Ravenna (7,0 ogni mille). E le province in cui i furti in casa sono aumentati di più nell’ultimo decennio sono Forlì-Cesena (al primo posto, +312,9%), Mantova (+251,3%), Udine (+250,0%), Terni (+243,7%) e Bergamo (+234,3%). Tra le grandi città, gli aumenti maggiori si registrano a Milano (+229,2% nel periodo 2004-2013), Firenze (+177,3%), Torino (+172,6%), Padova (+143,3%), Palermo (+128,4%), Venezia (+120,9%), Roma (+120,6%), Bologna (+104,5%) e Verona (+103,4%).
Cresce anche l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti di questo reato. Nel 2013 sono state denunciate a piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004), di cui 1.366 minori (il 9% del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3% del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto con scasso sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9% rispetto al 2007.
I ladri scelgono sempre di più le abitazioni private perché oggi negozi, banche, uffici postali e strade commerciali sono maggiormente dotati di sistemi di sicurezza, come le telecamere, in grado di scoraggiare chi vuole commettere il reato o di individuarne il responsabile. E anche perché si è certi di trovare nelle case un bottino da portare via, soprattutto in una stagione di crisi e di forte incertezza riguardo al futuro, in cui gli italiani hanno ridotto i consumi e hanno preferito tenere i propri risparmi «sotto il materasso».
I dati testimoniano una presenza consistente di stranieri sulla scena del crimine. Nell’ultimo anno tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112: +31,4% solo nell’ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493).
Si svaligia sempre e comunque: di notte e di giorno, da soli o organizzati in bande, spesso sfidando gli ignari inquilini mentre si trovano in casa. Parallelamente all’aumento dei furti, infatti, a disturbare i sonni tranquilli degli italiani è la crescita di un altro reato ancora più allarmante: le rapine in abitazione, con violenza o minaccia ai proprietari. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno.
A differenza dei furti in abitazione, le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1% del totale). Nella graduatoria provinciale in base all’incidenza di questo reato rispetto alla popolazione residente, al primo posto si trova Trapani (14,4 rapine in abitazione ogni 100.000 abitanti), seguito da Asti (14,1 ogni 100.000) e Palermo (13,8 ogni 100.000).
E l’aumento dei reati che turbano la quiete domestica porta a un aumento delle preoccupazioni della gente comune. Le famiglie che percepiscono il rischio di criminalità nella zona in cui vivono sono passate dal 27,1% del totale nel 2010 al 30% nel 2014.
In effetti, siamo al 6° posto in Europa per numero di furti e rapine in abitazione: 4 ogni mille abitanti rispetto alla media europea di 2,9 (i dati di comparazione internazionale sono riferiti all’anno 2012). Più insicuri dell’Italia sono solo Grecia (7,9 reati ogni mille abitanti), Danimarca (7,8), Belgio (7,2), Paesi Bassi (6,7) e Irlanda (6,1). Ultimi in classifica (cioè i Paesi più sicuri) sono Romania (0,8) e Slovacchia (0,3).
http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121004
Centrali Serie Quaranta
NewsIn esclusiva per i propri Concessionari ed Installatori Autorizzati, HESA presenta, in occasione del 40° anniversario del passaggio dalla Ditta Individuale Enzo Hruby a HESA S.p.A., le nuove centrali Serie Quaranta, che completano la più ampia offerta di sistemi e prodotti professionali per la sicurezza e la videosorveglianza oggi disponibili in Italia.
Sviluppate seguendo le più avanzate tecnologie di sicurezza, le centrali Serie Quaranta sono state progettate in esclusiva per HESA con l’obiettivo di rispondere con la massima affidabilità e flessibilità alle particolari esigenze di sicurezza del mercato italiano.
Le caratteristiche
Dotate di 5 zone e 5 aree espandibili fino a 100 zone e 15 aree e di un innovativo modulo a 5 ingressi/uscite grazie al quale ogni terminale può essere programmato liberamente come ingresso zona o uscita logica programmabile, le centrali Serie Quaranta sono abbinate ad una linea completa di tastiere, rivelatori e contatti dal design moderno ed elegante e sono progettate in maniera da rendere l’installazione, l’espansione e la gestione del sistema semplici e veloci.
Tra le varie tastiere della Serie Quaranta – di tipo touchscreen, LCD e a sfioramento – si distinguono per l’eleganza del design le tastiere touchscreen Q-TOUCH, dotate di ampi schermi ad alta risoluzione da 4,3 e 7 pollici e utilizzabili anche come cornici digitali. Grazie all’interfaccia chiara e al microfono e all’altoparlante integrati che guidano l’utente nelle fasi di inserimento e disinserimento del sistema, queste tastiere offrono la massima semplicità per la gestione del sistema. L’interfaccia grafica semplice e intuitiva delle tastiere Q-TOUCH è la stessa utilizzata anche nell’applicazione per sistemi iOS e Android sviluppata per la Serie Quaranta. Scaricabile da Apple Store e da Google Play, permette di rispondere alle più svariate esigenze di comfort e di sicurezza, consentendo agli utenti di controllare e gestire da remoto il proprio sistema di sicurezza e vari dispositivi di automazione domestica, comodamente tramite smartphone, tablet o PC.
Per comunicare ogni tipo di allarme, la Serie Quaranta dispone di moduli vocali e di comunicazioneGSM e GSM-GPRS che offrono elevate prestazioni. Tra essi, il modulo Q-GSM su linea seriale può essere installato anche distante dalla centrale e permette di inviare SMS fino a 15 numeri telefonici e di gestire la centrale tramite SMS. In caso di mancanza di comunicazione con la centrale, è in grado di funzionare in modo autonomo.
Tra i vari componenti del sistema si distinguono un software intuitivo e dal design moderno per la programmazione locale e remota e il lettore di prossimità a incasso Q-PROX-I, che grazie alla particolare forma è compatibile con qualsiasi serie di frutti elettrici. I contatti magnetici della Serie Quaranta sono dotati di due terminali singolarmente programmabili come ingresso o uscita, dove gli ingressi gestiscono direttamente i rivelatori tapparella e vibrazione. Si ricorda inoltre che tutta la parte senza fili 868MHz è completamente bidirezionale.
HESA ha reso disponibili, in abbinamento alle centrali Serie Quaranta, diversi sensori scelti tra i più performanti oggi presenti sul mercato già assemblati con i trasmettitori.
A garanzia della massima qualità e affidabilità, i componenti della Serie Quaranta sono conformi allenormative CEI 79-2, EN50131-3 ed EN131-6.
Eventi
NewsHruby : “La sicurezza a un
bivio: evoluzione o estinzione?
Si è svolto , l’Incontro Nazionale Concessionari e Installatori Autorizzati HESA, nell’amena cornice di Villa La Valera ad Arese (MI).Forte l’affluenza e viva la soddisfazione dei partecipanti, che hanno sottolineato la validità di un tale appuntamento, sia sotto il profilo dell’aggiornamento e della formazione sia sotto quello relazionale.”Per questa edizione dell’Incontro Nazionale HESA è stato scelto un titolo provocatorio, – ha specificato Carlo Hruby che ovviamente non fa riferimento al settore della sicurezza in generale ma al mondo della sicurezza professionale, cioè alla sicurezza come l’hanno sempre intesa i professionisti del settore.Il modello dell’installatore di sicurezza tradizionale che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi quarant’anni oggi – spiega Hruby è in crisi perché schiacciato sia dalla fascia alta del mercato, rappresentata dai main contractor e dai system integrator, sia dalla fascia bassa degli elettricisti e degli impiantisti.
Negli anni a venire rischia di perdere ulteriormente le proprie quote di mercato anche a causa dei nuovi concorrenti che si stima entreranno in gioco attirati dall’opportunità di guadagno legata alla crescita che interesserà il settore della sicurezza. Secondo i dati di IHS Research, a livello mondiale si registrerà infatti entro il 2015 unincremento delle vendite di sistemi di sicurezza variabile tra +5 e +8%, con picchi in ambito residenziale (+9,4%) e commerciale (+5,9%). Proprio come avviene in natura, anche nel settore della sicurezza professionale l’unica alternativa all’estinzione è l’evoluzione, che significa per l’installatore saper cogliere i cambiamenti del mercato e fare di necessità virtù, “modificando la propria struttura” e adeguandosi per cogliere le nuove interessanti opportunità che si profilano all’orizzonte, anche in un momento difficile come questo. Così come HESA – prosegue Hruby ha potuto conservare la propria leadership nel tempo adottando una strategia di servizio al cliente unica sul mercato e offrendo ai propri partner sistemi e linee di prodotti caratterizzati da alta qualità e tecnologia avanzata, allo stesso modo gli installatori di sicurezza devono saper affrontare il mercato con spirito e mentalità innovativi e offrire soluzioni che siano in grado di rispondere al meglio alle specifiche esigenze dei committenti.
Oggi i Concessionari e gli Installatori Autorizzati HESA hanno a disposizione il meglio delle tecnologie antintrusione, di videosorveglianza e antincendio disponibili a livello mondiale, frutto di accurate selezioni tra i migliori costruttori. Con l’introduzione delle centrali Serie Quaranta, che rappresentano lo stato dell’arte e l’eccellenza nella protezione antintrusione, l’offerta di HESA per i propri migliori clienti è assolutamente completa, sia in termini di prodotti sia in termini di servizi esclusivi, che vanno da quelli storici come la vincente garanzia “a vita” e le numerose iniziative per l’assistenza, a quelli più recenti, come HESA RENT, HESA CLICK, il tracking per il monitoraggio delle spedizioni e il catalogo dei prodotti scaricabile tramite app.
Per i Concessionari e gli Installatori Autorizzati HESA – conclude quindi Hruby non esistono più ostacoli ed è il momento di affrontare il mercato con determinazione ed entusiasmo rinnovati, pronti per vincere le sfide presenti e future.”
Detrazione fiscale
NewsL’agevolazione consiste nel riconoscimento delle detrazioni fiscali IRPEF relative alla Ristrutturazione Edilizia pari al50% in 10 anni della spesa sostenuta per l’installazione/sostituzione di impianti di sicurezza antintrusione (monodopera inclusa).
Agevolazioni fiscali, la detrazione Irpef 2019
L’installazione di un impianto di allarme / videosorveglianza a protezione della propria abitazione, ad uso privato, può usufruire di interessantidetrazioni fiscali: le agevolazioni introdotte inizialmente nel 1998, prorogate più volte nel corso degli anni successivi, sono infatti state rese definitive con il decreto legge nr. 201/2011 (art. 4).
L’agevolazione fiscale si riferisce in linea generale alle opere di ristrutturazione della propria abitazione, comprendendo nello specifico gli “interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”, tra cui appunto rientra l’acquisto e l’installazione di un impianto antifurto per la propria casa, oltre ad una serie di misure aggiuntive sempre orientate alla sicurezza, come ad esempio recinzioni murarie, grate alle finestre, porte blindate, ecc.
Non sono invece compresi nell’agevolazione eventuali contratti speciali effettuati con gli istituti di vigilanza.
L’importo della detrazione per questa tipologia di intervento, per gli interventi effettuati fino al 26 Giugno 2012, è pari al 36% del costo sostenuto, fino ad una spesa massima dell’intervento pari a 48.000 euro.
Decreto Legge nr. 83/2012, denominato “Misure urgenti per le infrastrutture, l’edilizia ed i trasporti”, successivamente prorogato dal Decreto Legge del 4 giugno 2013 e dalla legge di stabilità 2013, ha portato la detrazione al 50% del costo sostenuto, alzando anche il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione fino a 96.000 euro. Tale maggiorazione si applica per le spese sostenute dal 26 Giugno 2012 al 31 Dicembre 2014.
Per tutti gli interventi effettuati a partire dal 1° gennaio 2012, indipendentemente dalla fascia di età, la detrazione fiscale sarà ripartita in10 rate annuali di pari importo.
Possono usufruire dell’agevolazione tutti i proprietari o nudi proprietari, gli usufruttuari, i locatari o anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile su cui viene effettuato l’intervento, a patto che vengano intestati a lui sia i bonifici che le relative fatture di spesa.
A partire dal 13 maggio 2011 la procedura di richiesta, per chi intende usufruire delle agevolazioni, si è decisamente semplificata: non è più necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate né la data di inizio lavori né il costo della manodopera come voce separata in fattura.
Per maggiori informazioni e dettagli sulle procedure è possibile consultare l’apposita sezione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure la seguente guida: Ristrutturazioni Edilizie Le agevolazioni fiscali (aggiornata a Maggio 2013).
Iva agevolata al 10%
Oltre alla detrazione irpef sopra citata è inoltre presente un’interessante agevolazione legata all’IVA, è infatti possibile richiedere all’installatore dell’impianto antifurto l’applicazione di un’aliquota iva ridotta al 10% (anziché l’aliquota ordinaria del 22%) su una parte dei “beni significativi” utilizzati per la realizzazione del sistema di allarme.
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/agevolazioni/detrristredil36/schinfodetrristredil36
Preventivo gratuito
NewsChiama per un preventivo gratuito con sopralluogo senza impegno :
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Consulenza Tecnica nel settore della Sicurezza dal 1979.
Centrali serie Confort
NewsLe centrali della serie Confort hanno ottenuto la certificazione IMQ sistema di sicurezza.
Centrali serie Advanced
NewsLa gestione della Sicurezza non è mai stata così semplice…
Brochure Advisor Advanced
Sistema di allarme professionale…
La nuova linea di prodotti Advisor Advanced è figlia delle precedenti serie Advisor CD e Advisor Master. Da queste eredita le funzioni e prestazioni più consolidate, ma allo stesso tempo è sviluppata per soddisfare le sfide poste dalle tendenze del futuro.
Gli standard di comunicazione sono in costante evoluzione e, si stanno muovendo rapidamente, allontanandosi dalle soluzioni classiche analogiche, verso le più moderne soluzioni digitali IP e wireless. Quindi, cosa importante, questa linea di prodotti offre diverse opzioni di comunicazione garantendo così: flessibilità, affidabilità e, disponibilità a lungo termine. I prodotti della linea Advisor Advanced possono essere configurati localmente tramite una porta USB incorporata sulla scheda elettronica della centrale.L’interfaccia utente è basata sul modello delle centrali Advisor CD, risultando quindi familiare da un lato e di facile uso per l’apprendimento delle nuove funzioni disponibili. E’ disponibile sia l’accesso tramite menu a selezione rapida sia nella modalità classica ad albero. E’ disponibile inoltre un tasto di aiuto per accedere ad informazioni e suggerimenti sulle opzioni selezionate, per facilitare la conoscenza della struttura e il significato dei menu.
Le certificazioni in Europa cominciano a convergere verso un unico standard: EN50131 e, la nuova linea Advisor Advanced è progettata per rispettare le caratteristiche di queste norme.
Per l’ampliamento hardware e l’estensione delle funzionalità, la linea Advisor Advanced utilizza gi stessi accessori già disponibili nella serie di centrali ATS (tastiere, lettori, espansioni d’ingressi ecc..). L’aggiunta di componenti hardware avviene con una procedura automatica. Dalla versione 012.012.052 la centrale ha la possibilità d’inviare eventi e ricevere comandi, tramite messaggi SMSutilizzando il modulo GSM ATS7310 V.1.06.
La tastiera ATS1135 propone un design elegante corredato da un chiaro e leggibile display LCD di 2 linee da 16 caratteri per visualizzare le informazioni e la configurazione del sistema. Il contrasto e l’intensità del display sono regolabili da tastiera, cosi come il livello del volume del buzzer integrato. Quattro tasti direzionali unitamente a nove tasti funzione dedicati garantiscono una facile navigazione attraverso il menu di configurazione del sistema e per le operazioni quotidiane. I 3 tasti funzione configurabili, posti sotto il display LCD, forniscono un facile collegamento per eseguire le funzioni del sistema. Quattro LED di stato mantengono l’utente informato sullo stato di alimentazione del sistema, guasti e allarmi. La tastiera ATS1135 può visualizzare lo stato di 8 aree utilizzando le indicazioni del display LCD, oltre a visualizzare lo stato di una o più aree tramite i chiari LED a due colori.
La tastiera ATS1135 può essere installata ad una distanza massima di 1,5 km dalla centrale Advisor Advanced. La retro illuminazione del display e dei tasti rendono la tastiera ben visibile sia durante l’utilizzo diurno che notturno. Il display ha un eccellente visibilità persino in situazioni di scarsa luminosità dell’ambiente. La retroilluminazione del display è programmabile. In condizioni di riposo la tastiera può visualizzare un testo liberamente programmabile.
La tastiera ATS1135 possiede inoltre un lettore di prossimità integrato, un uscita open collector per il controllo di una porta ed un ingresso per un pulsante di richiesta uscita dedicato.
Caratteristiche
Sito in costruzione
NewsTelecamere IP e Analogiche Turbo HD
NewsHIKVISION presenta la gamma di telecamere Cube Megapixel con LED infrarosso e PIR incorporati.
Da sempre sensibile all’innovazione e al miglioramento delle funzionalità, Hikvision introduce le telecamere IP della linea-2 proponendo l’evoluzione del modello Cube. Rispetto al modello precedente, le nuove Cube subiscono un notevole restyling aggiungendo varie novità tra le quali la presenza del led infrarosso e del sensore PIR. Il notevole miglioramento dell’illuminazione minima, la presenza del filtro Day&Night meccanico, il WDR digitale e il circuito di riduzione del rumore “3D-DNR”, garantiscono immagini sempre a fuoco e di elevata qualità, anche in condizioni di bassa luminosità nella scena ripresa.
TelecamereCUBE_HikvisionLa gamma delle telecamere Cube sono disponibili nelle risoluzioni da 1.3Mpx e da 3Mpx, tutte con sensore Progressive Scan CMOS a 1.3”. Il modello da 1.3Mpx, DS-2CD2412F-I genera lo stream principale a 25 fps. Il modello da 3Mpx, DS-2CD2432FI genera lo stream principale a 20 fps.
La sensibilità offerta da queste telecamere è di 0,01lux per le 1.3mpx e di 0,07lux per quelle a 3mpx. La caratteristica Day&Night a commutazione meccanica del filtro IR assicura un’elevata nitidezza dell’immagine sia a colori che in bianco e nero. Integrano un obiettivo manuale da 4mm, con opzioni da 2.8 e da 6mm.
RIVELATORE PIR E ILLUMINATORE INFRAROSSO
L’elevata sensibilità, fino a 0,01 lux, e la presenza dell’illuminatore IR con portata di 10mt garantisce immagini nitide e dettagliate in ambienti interni con scarsa luminosità, aumentando la proposta e le applicazioni in cui la telecamera Cube può essere adottata.
Oltre alla sempre crescente ricerca del dettaglio in condizioni diurne e notturne, la presenza del rivelatore PIR aggiunge ulteriori informazioni su quanto viene ripreso dalla telecamera. A seguito della rivelazione, la telecamera può generare delle notifiche, come l’invio dell’allarme ai software di centralizzazione per pc e mobile oppure l’attivazione dell’uscita a relè oppure di attivare la registrazione all’interno della SD card (se presente – fino a 64GB). Il rivelatore PIR ha una portata di 10mt con angolo di copertura di 80°.
Rimanendo in ambito di registrazione a bordo, oltre alla presenza della slot per inserimento della SD Card, la funzionalità di “Edge recording” permette la registrazione dello stream video anche all’interno di HDD di rete secondo lo standard NFS, al quale si è aggiunto lo standard CIFS. La registrazione dello streaming video generato delle telecamere su dispositivo NAS, e la possibilità di configurare una tabella oraria e tipologia di registrazione (continua o su evento), rendono queste telecamere simili (se non uguali) ad un registratore digitale, unendo le capacità di storage tipiche di un dispositivo NAS.
Tutta la gamma ROI_Cube permette la configurazione di 4 zone di ROI (Region of Interest), che permettono una migliore codifica di parti statiche o dinamiche della scena ripresa. Questo permette un minor consumo di banda per le parti di immagine al di fuori delle zone di ROI configurate. Tutti i modelli possiedono un ingresso di allarme per generare notifiche e/o attivare la registrazione, e un’uscita di allarme per attivare delle segnalazioni. La stessa uscita di allarme può essere attivata anche da remoto attraverso i software di centralizzazione per pc e mobile.
Inoltre, le telecamere integrano un altoparlante e un microfono per un’ipotetica comunicazione audio bidirezionale.
Tra le versioni disponibili, è possibile richiedere il modello con opzione Wi-Fi secondo lo standard 802.11 b/g/n, per quelle applicazioni dove il passaggio cavi risultasse poco agevole, o anche semplicemente per applicazioni stand-alone. I modelli cube sono DS-2CD2412F-IW a 1.3Mpx oppure DS-2CD2432F-IW a 3Mpx, entrambi con connessione WPS e connessione Ad-Hoc per rendere Access Point la telecamera stessa.Sfruttando le elevate prestazioni in rete e la doppia codifica “Dual Stream” con algoritmi di compressione H.264, MPEG4, MJPEG, permettono una più facile centralizzazione di queste telecamere verso gli NVR Hikvision e verso i software iVMS per pc e smartphones, offrendo all’utente finale una soluzione unica e integrata dei propri siti.
PROVA DEMO
Hikvision presenta Turbo HD, Tribrid System, quello che da Hikvision Italy definiscono “l’inizio di una nuova era, in quanto la tecnologia Turbo HD di Hikvision segna uno spartiacque nell’evoluzione dell’analogico”.
Si tratta di una nuova gamma completa di prodotti che comprende telecamere in Full HD in grado di sfruttare l’infrastruttura coassiale esistente, e DVR che superano il concetto stesso di tecnologia video, registrando tutti i formati video, partendo dall’analogico, passando per l’HD-TVI, fino ad arrivare all’IP Megapixel.
La nuova soluzione analogica Turbo HD consente di ottenere immagini in risoluzione HD sul proprio sistema analogico di videosorveglianza, senza richiedere investimenti aggiuntivi in termini di cablaggio. Questa tecnologia supporta HD 1080P a latenza zero su 500 metri di cavi coassiali, garantendo la piena compatibilità con le telecamere SD tradizionali, le telecamere Hikvision IP, le telecamere e i DVR compatibili HDTVI.
La serie Turbo HD Hikvision consiste in una gamma completa di 32 DVR e telecamere 720P/1080P, comprese Bullet, Dome, PTZ Dome, Turret, Varifocali, Antivandalo e Low Light.
Tutti i prodotti Hikvision Turbo HD aderiscono allo standard aperto HDTVI, e questo garantisce il collegamento senza problemi ad altre telecamere e DVR compatibili HDTVI.
I DVR Hikvision Turbo HD possono essere collegati anche a telecamere analogiche SD, e tutte le telecamere Hikvision Turbo HD possono essere associate a DVR con tecnologia HDTVI di altri produttori.
We.R
NewsLa Sicurezza e il controllo della casa ovunque e sempre con te, We.R sicurezza inteligente.
Il sistema We.R rende la vita più semplice e garantisce la sicurezza della famiglia e della casa anche quando non c’è nessuno, consentendo agli utenti di controllare e di gestire il sistema di sicurezza e l’automazione tramite smartphone o PC, da remoto. I sensori video, audio e di movimento We.R, insieme alle protezioni puntuali applicate alle porte e alle finestre sono sempre in allerta. Se succede un evento imprevisto o si verifica una situazione di pericolo, We.R avvisa l’utente direttamente sul proprio smartphone o PC, modo semplice e intuitivo, che permette di comprendere immediatamente il tipo di evento: furto, incendio, allarme medico, ecc.
Per maggiori Informazioni…